lunedì 26 marzo 2018

'E Riavulille

'E Riavulille, romanzo di Tullio Bugari, Gwynplaine 2018. https://eriavulille.wordpress.com


«‘E Riavulille, i diavoli, nella smorfia napoletana sono il 77, l’anno di questo racconto tra immaginazione e documenti integrati da ricordi. Alle persone reali, però, ho sostituito dei personaggi immaginari, sei giovani che vivono le loro storie sullo sfondo delle vicende vere di una città di provincia, tra gli operai della Fabbrica – i veri volantini ciclostilati di allora sono citati come in un saggio storico: è la realtà che irrompe nell’immaginazione? – e i compagni della Radio – per queste storie faccio appello ai miei ricordi personali: è l’immaginazione che contiene la realtà?  Non mancano sullo sfondo, come un eco che non passa inosservato, alcuni eventi nazionali di quell’anno così denso. Le persone reali, però, non sono del tutto assenti, compaiono qua e là attraverso gli occhi dei personaggi, che le evocano o le chiamano quasi a testimonianza Può quindi accadere che le loro vicende s’intreccino, subendone un reciproco effetto, diventando i personaggi un po’ meno inventati e le persone realianche un po’ immaginate. Mi perdonino entrambe, per queste distorsioni dello sguardo che ho voluto introdurre convinto che mi aiutassero a focalizzare meglio queste storie che sono nostre.»

venerdì 2 marzo 2018

La tenda rossa. Viaggio nell'altrove. 
di Tullio Bugari, FaraEditore, 2016. 
Opera finalista al VI Concorso Faraexcelsior e terza al Premio Prunola.


«Questo racconto è un gradevole omaggio. A quella Fantasia sregolata e anarchica tipica dei bambini. Che non tiene conto di alcun limite temporale, spaziale e fisico. Che è pronta a far parlare elefanti seduti su di una nuvola, senza preoccuparsi in alcun modo di quei parametri che un giorno circonderanno le vite di quei narratori strampalati e divertenti. Le ascolto o le leggo sempre con piacere, queste avventure bizzarre; questo processo di incubazione che sottende alla crescita ed al cambiamento. Con la speranza che rimanga qualcosa, tra il mutuo da pagare e l’accreditamento professionale, tra le righe o ostentato, poco importa.» (Stefano Martello)



martedì 23 agosto 2016

L'erba dagli zoccoli

Undici quadri che narrano  storie di un mondo rurale oramai perduto nel mito, ai confini delle identità. Vicende individuate attraverso una ricerca storica, letteraria e sociale che rischiavano di perdersi.
L’ultima stagione delle secolari lotte contadine, tra gli anni Quaranta e Cinquanta del Novecento, prima del grande e definitivo esodo dalle campagne, prima delle grandi migrazioni.
Dai braccianti della valle padana e della Puglia, alle lotte mezzadrili nelle regioni del Centro, dalle occupazioni delle terre in tutto il Meridione, agli scioperi a rovescio del Friuli dell’Abruzzo, della Calabria.
Decine di migliaia di contadini, uomini e donne che nel nome della nuova carta costituzionale sfidavano la repressione della polizia di Scelba cercando ostinatamente di riunificare il paese dal basso. Un’epopea dimenticata, conservata nella memoria, ora riscoperta.

domenica 6 febbraio 2011

Essaouira, la bianca


Oltre che a Marrakech, abbiamo gironzolato anche per Essaouira e le spiagge dei dintorni, passando anche per il Caffé Jimi Hendrix a Diabat (Essaouira è la città dove alla fine di giugno si svolge il festival di musica Gnawa).

Marrakech


Alcune immagini a zonzo tranquilli e senza meta per Marrakech, nei primi giorni di gennaio: una sorta di "aperitivo" per un viaggio più ampio e più serio (ma sempre con calma!); altre foto di questo viaggio sono sul sito di Giacomo:
http://www.immaginifuorifuoco.it/